Giovanni CESCA

Giovanni Cesca

SPARTITI – CORTECCIA 2012 – ‘15

Testo per la mostra 2014


La ricerca artistica di Cesca, frutto di un lavoro che affonda l'indagine sul paesaggio, si concentra in questa mostra sul tema dell'albero.
Protagonista è il Pioppo Bianco quale elemento di suggestione a partire dalle sue stesse superfici corteccia, riprodotte come originali partiture che evocano il suono della natura e dell'albero quale porta di una dimensione senza tempo dell'universo, tradotto in musica.
In tal modo l'albero, già nel mondo antico simbolo cosmico che unisce cielo e terra, tra chioma e radici, assume in questo contesto ulteriore valore "parlante" e musicale, di accordi e armonie che aspirano all'infinito.
L'artista aveva già affrontato il tema del paesaggio quale veicolo di memoria e di presenze ancestrali che ritornano come assonanze nella percezione emotiva dello spazio presente circostante, attraverso un confronto con il mondo dei Veneti antichi, rievocando forme, oggetti e la stessa antica scrittura, quale eco del paesaggio. Nell'attuale ricerca, Cesca non si limita alla memoria di cui è testimone vivente il paesaggio, ma coglie di quest'ultimo anche l'aspetto musicale e di energia che come spartito racconta la sua storia e comunica. Un suono apparentemente "silenzioso" quindi, da cogliere attraverso tutti i sensi.
Un’ulteriore evoluzione di tale ricerca dipinge la musica attraverso un’ originale astrazione della corteccia da cui nasce un sistema di notazione fatto di punti, linee, losanghe, spazi e silenzi della natura in un suggestivo gioco cromatico.

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